Vacanze a Massa Marittima
Arrivato in città il turista non può non rimanere affascinato davanti alla bellezza di Piazza Garibaldi nella città vecchia: una splendida cittadina toscana in stile prevalentemente romanico, caratterizzata dalla presenza del duomo duecentesco che si erge su una scalinata che taglia in due la piazza. La parte alta della città: città nuova, è realizzata in stile gotico, destinata come zona residenziale ricca di hotel, alberghi e bed and breakfast. Le due parti della città sono collegate da via Moncini.
Itinerario consigliato per il turista
Guida Maremma consiglia al turista un itinerario per visitare il centro storico fino a giungere alla città nuova seguendo Via Moncini, da dove potrete imboccare i vicoli laterali per ammirare i piccoli giardini e i meravigliosi scorci panoramici.
In fondo alla strada si arriva in Piazza Matteotti, sulla quale si apre un tratto delle mura cittadine, ed è possibile scorgere la torre del Candeliere e l’imponente arco dei senesi. Dall’alto della torre si gode una bellissima vista panoramica della città. Potete approfittare di una sosta in un piccolo parco li vicino.
Sull’altro lato della Piazza si trova il Museo di arte e storia delle miniere, dove potrete ammirare una raccolta di fossili e un archivio fotografico di storia locale. Proseguendo per Corso Diaz potrete ammirare la chiesa di Sant’Agostino, caratterizzata da un bel chiostro e un campanile merlato.
La storia
E’ la più bella città storica della Maremma, venne chiamata Massa dai Romani per indicarne la grandezza del territorio. Solo nel Medioevo le venne dato l’aggettivo “Marittima”, quando diventò la città più importante di questa zona costiera della regione.
Fu una città mineraria per tutto il neolitico, con estrazioni di argento, rame e altre risorse. Nel 1310 emanò il Codice minerario: il primo statuto europeo per la tutela dei minatori.
Tutta questa ricchezza attirò l’attenzione della città di Siena, che riuscì a sottomettere nel 1335. In quei cento anni la città di Massa conobbe fama e prosperità, vide la costruzione di magnifici monumenti, soprattutto lo splendido duomo.
Negli anni a venire, dopo le epidemie di peste e malaria, Massa divenne una città fantasma. Riuscì a riprendersi con la riapertura delle attività di estrazione minerarie e la bonifica delle paludi costiere dopo il 1830.
Il Duomo
Il duomo di Massa Marittima è realizzato essenzialmente in stile romanico pisano, con alcune aggiunte successive, come lo splendido campanile in stile gotico. La cattedrale è dedicata a San Cerbone, vescovo di Populonia del VI secolo.
Al suo interno le pareti sono ornate da sculture e opere d’arte di ottima fattura come le sculture di Giroldo da Como sul battistero e il fonte quadrangolare. Nel mezzo della vasca trova posto il tabernacolo quattrocentesco e alcune sculture romaniche dell’XI secolo. In fondo al transetto spicca la Madonna delle Grazie, opera senese attribuita a Duccio o Simone Martini. Una piccola cripta infine, contiene un affresco raffigurante San Cerbone e San Bernardino.
Il Museo archeologico
In Piazza Garibaldi, all’interno del Palazzo del Podestà, trova posto il museo archeologico, all’interno del quale è custodito un pezzo di raro pregio e raffinatezza: una pala d’altare raffigurante la Maestà, dipinta nel 1335 da Ambrogio Lorenzetti. Il museo contiene infine una serie di reperti archeologici di minor spessore, ma di grande interesse storico e culturale.
Il Museo della Miniera
Situato ad appena 5 minuti da Piazza Garibaldi in un vecchio rifugio antiaereo, il museo consta di 700 metri di gallerie sotterranee, mostrando così in maniera impeccabile le attività di estrazione dei minerali attraverso una mostra cronologica dei metodi e dei macchinari in uso nelle miniere della zona e una bellissima raccolta delle rocce e dei minerali più diffusi nella zona.
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